Esplorando con…

“IL BAMBINO E’ FATTO DI CENTO”

Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri
cento modi di pensare, di giocare e di parlare.
Cento sempre cento modi di ascoltare, di stupire, di amare,
cento allegrie per cantare e capire.

Cento modi da scoprire, da inventare, da sognare,
il bambino ha cento lingue (e poi cento, cento, cento)
ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono di pensare senza mani, di fare senza testa,
di ascoltare e di non parlare, di capire senza allegrie.
Gli dicono: di scoprire il mondo che già c’è
e di cento gliene rubano novantanove.

Gli dicono che il gioco e il lavoro, la realtà e la fantasia,
la scienza e l’immaginazione, il cielo e la terra,
la ragione e il sogno, sono cose che non stanno insieme.
Gli dicono insomma che il cento non c’è.
Il bambino dice: invece il cento c’è.

Loris Malaguzzi

Imparando con...

“… L’insegnante se parlerà con AMORE di qualsiasi argomento, darà con la conoscenza la FELICITA’… L’Amore è essenziale per istruire ed educare…
Lavorare per la felicità è un LASCIAR ACCADERE…
Non è la felicità funzionale che ci interessa… ci interessa la felicità gratuita e inutile, l’offerta originaria di un sorriso… QUELLA CHE FA BRILLARE GLI OCCHI…”

G. Boselli “Postprogrammazione”

Giocando con...

“Guida da te la tua canoa… Siate pronti…
Vedi il peggio ma guarda il meglio… L’uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto la metà del piacere di vivere.
GIOCARE IL GIOCO… GIOCA, NON STARE A GUARDARE.

Baden Powel